Olio su tela, 1716
Inv. 34. Dalla cattedrale di Mantova.
E’ questa la prima tra le opere superstiti di un artista, vicentino di nascita ma molto attivo a Mantova, sia come pittore sia come musicista (era detto “dall’Oboe”, per lo strumento che suonava nella cappella della basilica palatina di Santa Barbara). Raffigura, contraddistinti dai rispettivi simboli (la croce papale e la mitra episcopale) il papa San Celestino I, di cui in cattedrale si veneravano le spoglie, e Sant’Anselmo, patrono della città e della diocesi di Mantova. Da notare la coesione tra le figure sacre, data dal loro inserimento in una struttura piramidale e dalla corrispondenza degli sguardi, rispettivamente tra il Bambino e il santo pontefice, e tra la Vergine e il santo vescovo.
Pietro Fabbri ebbe l’occasione di essere diretto allo strumento dal compositore Antonio Vivaldi durante un suo concerto presso la basilica mantovana.