Sabato 27 aprile 2024 alle ore 17.00 nella sala delle colonne al pianterreno del Museo Diocesano Francesco Gonzaga inaugura la mostra “Bruno Beltrami, la poetica del paesaggio” che rimarrà aperta al pubblico fino al 12 maggio 2024. Bruno Beltrami nasce a Mantova il 5 maggio 1943, secondo di cinque fratelli. Fin da bambino viene istruito nell'arte del disegno e della pittura, insieme al fratello maggiore Nerio, dal padre Edoardo, pittore autodidatta. Frequenta la scuola d'arte di Mantova, dimostrando buone doti naturali. A 16 anni partecipa alle selezioni provinciali dell'ENAL e per due anni le sue opere vengono avviate alle manifestazioni nazionali. Di carattere istintivo ed introverso, decide di non esporre più le sue opere, mentre gli impegni della vita privata lo allontanano a lungo dall'attività pittorica, alla quale si dedica saltuariamente. Partito dall'opera del padre, chiarista intimista innamorato del paesaggio mantovano, e dalle varie correnti della pittura della prima metà del Novecento italiano, arriva solo più tardi ad una maturazione personale che lo porta ad affrontare temi quali la solitudine e il rapporto uomo natura. È il periodo in cui si acuisce maggiormente la tensione fra tra l'amore per il bello, sia dei paesaggi che del corpo umano e il bisogno di denuncia di ciò che l'uomo commette contro l'ambiente e, in ultima analisi, contro sé stesso. Con la piena maturità, raggiunge un certo equilibrio e le sue opere si fanno più morbide e piacevoli. Per quanto riguarda il "sentire" pittorico di Beltrami, egli ama definirsi un romantico che ha sbagliato secolo. Nella rassegna di opere presentate al museo, in gran parte frutto della produzione degli ultimi vent’anni, l’artista vuole far trasparire il sostrato lirico e poetico del paesaggio, dalla luce abbacinante dei muri assolati alla malinconia del mare d’inverno.
Ingresso libero Dal mercoledì alla domenica, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30 Per ulteriori informazioni: www.bbeltramiarte.org/it/