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DI MANO IN MANO
DALL'8 MARZO AL 10 MAGGIO 2024
EX CAPPELLA del MUSEO DIOCESANO FRANCESCO GONZAGA

MOSTRA "DI MANO IN MANO" - I BURATTINI DEI CORNIANI

Il 2024 è l’anno in cui la famiglia Corniani festeggia l’ottantesimo anno di attività di Burattinai. Per questo importante anniversario, a Mantova si terrà una mostra dedicata a questo lunghissimo periodo di attività teatrale. Una mostra che sarà momento di incontro storico, culturale, ricreativo in cui si ripercorrerà e si conoscerà come, la famiglia Corniani ha caratterizzato il teatro di figura e il teatro dei burattini, a Mantova, in Italia e in molti Paesi Europei. L’attività teatrale iniziò nel 1944 con Augusto Corniani. Nel 1974 a causa di un incidente ai polsi di Augusto, il figlio Maurizio iniziò ad essere il protagonista nella baracca, e, da allora, non ha più smesso di fare il burattinaio, collezionando successi, ottenendo riconoscimenti e premi in tutta Europa, anche nella lontana Siberia, invitato dal professore mantovano Mario Pavesi, dove vinse il primo premio al festival internazionale di Omks. E la tradizione continua; oggi i burattini passano “Di mano in mano”, come indica il titolo anche al nipote di Augusto, Cesare. Augusto nel 1944, inizia a fare spettacolo nei bunker in cui trovavano rifugio le famiglie mantovane per scampare ai bombardamenti. Intratteneva con maestria con i suoi burattini le persone dando loro attimi di serenità e di sorrisi. E così la storia artistica comincia ,e arriva fino ai giorni nostri in cui il figlio Maurizio, dopo aver abbandonato il suo lavoro, intraprende la strada di burattinaio, prima con il padre e poi da solo inventando storie e personaggi, raccontando la tradizione ma anche rileggendo storie da libri per bambini e per adulti, aiutato e coadiuvato dalla moglie Elisa Gemelli, fino ai giorni nostri in cui esordisce, a soli 11 anni, il figlio Cesare, con un’opera scritta, musicata ed interpretata dallo stesso Cesare, sotto la direzione artistica del padre Maurizio. La mostra è dedicata agli studenti delle scuole di tutta Italia, ma anche agli adulti che potranno ricordare la loro infanzia attraverso i personaggi e le storie e, per coloro che non conoscono quest’arte, capire l’importanza del teatro di figura dei burattini le loro morali ancora attuali. L’arte del Teatro dei Burattini è cresciuta con la volontà di parlare sempre con sincerità e semplicità. In tutte le rappresentazioni e gli spettacoli si trova sempre una morale, unita al mantenimento delle tradizioni linguistiche dialettali, esempio di cultura cosiddetta povera ma vera ed efficace, I burattinai hanno sempre avuto la licenza e la libertà di ironizzare sui difetti del mondo, di pungere sarcasticamente la politica e di dare legnate ai furfanti, ai bugiardi, ai furbetti e anche ai potenti. Insomma, coinvolgere grandi e bambini con un linguaggio istrionico e pungente ma comprensibile. E questa è la filosofia che, da sempre, contraddistingue l’opera teatrale della famiglia Corniani. Questo spirito lo si ritrova in tutti loro spettacoli e nei personaggi che la famiglia rappresenta da ottanta anni. In una recente intervista James Bradburne, già direttore della Pinacoteca di Brera, ha dichiarato: ” Non tutti hanno pensato al ruolo che i burattini hanno avuto e continuano ad esercitare nella storia del teatro, o alla loro importanza come strumenti di cambiamento sociale. All’inizio del Novecento scrittori e registi d’avanguardia utilizzarono marionette e burattini, i puppets, per trasformare il teatro da uno spettacolo dominato dagli attori a una forma d’arte totale creata dai registi “. Alla mostra saranno esposti numerosi burattini della collezione privata della famiglia Corniani, costruiti artigianalmente nel corso degli anni, acquisiti e donati, come quelli lasciati in eredità da Mario Pavesi, o da collezioni private che hanno arricchito la già prestigiosa collezione. Da un Fagiolino degli inizi del Novecento ai più recenti, come Maria Callas del 2024, opera teatrale rappresentata con un grande successo di critica e di pubblico sul palcoscenico del teatro Bibiena di Mantova, con una sceneggiatura unica ed originale che ha coniugato l’arte del teatro di figura dei burattini con la recitazione di attori con musica e canto dal vivo. La mostra sarà curata per l’aspetto storico dal professor Remo Melloni che, oltre ad inquadrare il periodo storico e culturale, darà spiegazioni della provenienza, dei dialetti, degli abbigliamenti dei burattini della loro nascita e della loro evoluzione. Sarà una mostra che vedrà esposte anche alcune scenografie preziose e sipari d’epoca, di luoghi di Mantova parzialmente modificati dall’evoluzione urbana; la prima bicicletta di Augusto ed il successivo mosquito, le prime baracche che fungevano da palcoscenico. La mostra avrà un itinerario in cui si potrà notare la mutazione scenica, la diversità di linguaggio e l’evoluzione dei burattini, vi saranno momenti in cui la famiglia Corniani con brevi laboratori illustrerà come, anche in casa, possono nascere i burattini con materiale povero o di risulta. Vi sarà una sezione video in cui saranno proiettati documentari, video, interviste effettuate nel corso del lungo percorso artistico di Augusto e Maurizio. Per la lunga e importante attività la famiglia Corniani ha avuto, nel 2023, il prestigioso riconoscimento di “famiglia storica di tradizione” da parte del Ministero della Cultura, con un accurato censimento e catalogazione dei burattini con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio, di Mantova inserita nell’elenco delle pochissime famiglie di tradizione teatrale d’Italia, quale bene immateriale del patrimonio culturale italiano e i burattini dei Corniani quale bene materiale. Durante il periodo di apertura della mostra, vi sarà anche la rassegna teatrale “Animando Mantova” replicata in città da oltre 30 anni, con spettacoli, la voce originale di Augusto e l’animazione di Maurizio e Cesare nei quartieri di Castelletto Borgo e Pompilio, dove Augusto abitò, Angeli, San Leonardo e Virgiliana. Il progetto e l’allestimento della mostra è curato da Maurizio insieme alla moglie Elisa Gemelli, parte integrante ed irrinunciabile della compagnia teatrale. Il visitatore farà un percorso visivo e temporale in cui si potrà interagire con i burattini esposti e nel contempo acquisire le evoluzioni artistiche della compagnia e i progetti realizzati nel corso degli ottanta anni di attività. Vi sarà, inoltre, la possibilità per tutti i visitatori delle scuole e per tutti i ragazzi che visiteranno la mostra, a richiesta e a numero chiuso, di partecipare a brevi laboratori per la costruzione dei burattini con materiale di risulta o riciclato. La compagnia teatrale è, da qualche anno, “Green Theatre Company”, attenta alle problematiche ambientali, e utilizza materiale green e di riciclo, sia per le scene e sia per il materiale tecnico, compatibilmente con la tipologia di spettacolo e delle strutture da impiantare.

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Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.