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GHISI/FERRONI ~ due maestri incisori a confronto
14 SETTEMBRE - 6 OTTOBRE 2024
Sala Colonne del Museo Diocesano Francesco Gonzaga
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GHISI/FERRONI ~ due maestri incisori a confronto

Il 14 e il 15 settembre 2024 il chiostro del Museo Diocesano Francesco Gonzaga ospita, come di consuetudine, la mostra mercato del libro e della stampa antichi denominata “Libri, mappe e stampe” giunta ormai alla X edizione.

Oltre 50 i librai specializzati in libri antichi e di difficile reperibilità, mappe e stampe d’epoca originali protagonisti dell’edizione in arrivo, provenienti da molte regioni italiane ma anche dall’estero. La mostra mercato è infatti un appuntamento di riferimento internazionale, che richiama pubblico anche d’oltralpe grazie alla partecipazione di commercianti di cartografia antica tra i più qualificati al mondo provenienti da vari paesi europei Francia, Portogallo, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Cipro, Croazia, Austria ed Ungheria, e oltre come dagli USA e dall’Australia.

Dalle litografie originali di grandi pittori come Picasso e Mirò alla prima edizione di “Harry Potter e la pietra filosofale” passando per un curioso trattato sugli orologi solari del 1897, fino ad arrivare ai più preziosi trittici dell’artista giapponese ottocentesco Utagawa Kuniyoshi, sono tantissimi i pezzi rari passati tra i banchi della mostra in questi anni. In un ambiente giovane e dinamico, le possibilità di acquisto sono diversificate e adatte a ogni tasca: non sono mancate, infatti, nelle scorse edizioni, le occasioni anche per i più giovani di dare avvio alle proprie collezioni, magari con un volume più recente del ‘900 o con una mappa geografica d’epoca, come raffinato complemento d’arredo. Una menzione speciale meritano le incisioni degli Antichi Maestri (come Dürer o Rembrandt), preziose forme d’arte multiple certamente più accessibili di dipinti o sculture, attorno alle quali si è recentemente rinnovato l’interesse del pubblico. “Mantova Libri Mappe Stampe” offre, tra le altre, anche la possibilità di ammirare dal vivo ed acquistare questi capolavori in carta, confrontandosi con rivenditori specializzati in questo settore del collezionismo oggi in espansione.

Per l’occasione, il Museo Diocesano inaugura un’esposizione di incisioni realizzate da due grandi maestri: uno del presente, Gianfranco Ferroni, ma già storicizzato ed ampiamente conosciuto, le cui stampe sono state selezionate da Alberto Bernardelli, l’altro, il mantovano Giorgio Ghisi, di cui la Diocesi possiede quattro lastre in rame, alle quali si aggiungono, selezionate dal direttore don Stefano Savoia, 13 stampe provenienti da un recente lascito.

DUE MAESTRI INCISORI A CONFRONTO:

GIORGIO GHISI (1520-1582) E GIANFRANCO FERRONI (1927-2001)

Sala delle colonne

14 settembre 2024 – 6 ottobre 2024

Aperto ogni venerdì, sabato e domenica ore 10-12 e 15.30-18.30 (ingresso libero)

Di seguito alcune notizie sugli autori.

GIORGIO GHISI (Mantova 1520 – Mantova 1582). La sua formazione avvenne certamente sotto la potente influenza di Giulio Romano dai modelli del quale trasse tutte le sue prime incisioni realizzate attorno al 1540. L’arte del bulino però gli giunse dall’insegnamento di Giovan Battista Scultori, anch’egli inserito nell’entourage di Giulio Romano a palazzo Te. Alla sua morte, nel 1546, si trasferì a Roma dove arricchì il proprio repertorio realizzando incisioni dai capolavori di Raffaello e Michelangelo. Grazie alla collaborazione stretta con l’editore Hieronymus Cock si spostò ad Anversa dove, oltre a diffondere il manierismo romano maturò la propria tecnica e adottò da allora il gusto per i paesaggi di sfondo secondo la moda “nordica”. Nei primi anni ’60 del secolo era a Parigi ma nel 1564 tornò definitivamente a Mantova dove collaborò strettamente col fratello Teodoro. L’ultima sua stampa è del 1578, poi, fino alla morte, si dedicò a disegnare e progettare gioielli per la corte mantovana. La mostra espone le lastre di rame che gli furono commissionate attorno al 1576 per la realizzazione delle illustrazioni del Messale per la Basilica di Santa Barbara (pubblicato poi nel 1583) e una serie di 13 stampe giunte recentemente come lascito alla Diocesi di Mantova che permettono di ripercorrere l’itinerario di formazione di questo grande incisore mantovano.

GIANFRANCO FERRONI (Livorno 1927- Bergamo 2001) Iniziò a dipingere negli anni ’50 prediligendo temi esistenziali e di denuncia delle ingiustizie sociali. Il lavoro artistico fu connotato da impegno civile e politico fino agli inizi degli anni 70; poi il registro di Ferroni si modificò nei temi e nei modi ma non nella sostanza. Rimase sempre alta una profonda pietas per gli ingannati e i sommersi. Dopo il 1973 Ferroni abbandonò ogni ideologia salvifica e si concentrò sulle facoltà individuali alla ricerca di una chiave interpretativa dello stare nel mondo. Si concentrò sulla inevitabile solitudine dell’artista ed entrò in un dialogo serrato con lo spazio e la luce: le uniche realtà inoppugnabili che gli potessero far comprendere il senso delle cose. Con gli strumenti a lui più vicini, pennelli, barattoli, stracci, i muri dello studio, copiati in maniera maniacale usando infiniti tratti di matita o di bulino su lastre o pietre, cercò la verità nascosta nelle cose più semplici. Sono 20 le opere calcografiche che presentiamo nella mostra al Museo Diocesano di Mantova. Una preghiera laica di un uomo critico e insoddisfatto, ma, nell’attesa di una illuminazione, perennemente alla ricerca di un contatto indelebile con un’ipotesi di verità.

Per ulteriori informazioni tel. 328 5727480

Mantova, 30 agosto 2024

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.