Il Museo

Sant'Agnese - da convento agostiniano a museo diocesano
27/08/2023 - 08/12/2023

Il loggiato quadrangolare del museo diocesano delimita uno spazio vuoto, oggi abitato da quattro maestosi tigli. Un fazzoletto di terra attorno a cui si sono incrociate storie, comunità, istituzioni, personaggi più o meno famosi, sono stati costruiti edifici, ristrutturati, connessi, demoliti. Ma quello spazio, proprio perché vuoto, è stata la condizione di possibilità per incontri, confronti, attraversamenti. È stato testimone silenzioso di passaggi epocali e della quotidiana fatica di vivere e di credere di molti, mantovani e non solo.

La mostra allestita nella sala delle colonne, prospicente questo spazio, è particolarmente suggestiva perché consente di recuperare la memoria e parte del cospicuo patrimonio artistico e documentario prodotti in questo luogo o ad esso legati per questioni culturali ed istituzionali. Soprattutto perché si estende oltre i confini di ciò che rimane dell'antico convento agostiniano qui edificato e riconnette le fila della storia della città, che in questa porzione ha subito trasformazioni e riletture profonde.

Il team di studiosi che ha lavorato a questo progetto espositivo ha dovuto fare i conti, per la chiesa e il convento di Sant'Agnese, con le spinte e le trasformazioni secolarizzatrici della seconda metà del Settecento, che hanno quasi completamente obliterato gli elementi "religiosi" del complesso. Poiché le soppressioni e le alienazioni sono state compiute con burocratico fondamento legislativo, esse hanno lasciato accurate tracce negli archivi, che sono servite come punto di partenza per indagini, studi, confronti. I risultati del prezioso lavoro di ricerca sono ora offerti ad un ampio pubblico e disponibili in questo catalogo.

La storia di Sant'Agnese mette in luce anzitutto una comunità, gli Eremitani o Agostiniani, che ha abitato e trasformato questo luogo, ha animato la fede dei mantovani, favorendo il culto dei santi, come emerge dalla ricostruzione documentaria dei numerosi altari della chiesa, mantenendo viva la memoria del primo santo mantovano anche di nascita, il beato Giovanni Bono (1168-1249), oggetto in quel tempo di intensa devozione. Le pale d'altare della chiesa e parte del patrimonio librario del convento sono stati identificati e qui per la prima volta esposti assieme.  

La successione di interventi e mutamenti del complesso architettonico, prima convento, poi orfanotrofio, poi caserma, quindi convitto studentesco, si conclude con la trasformazione in Museo Diocesano, di cui quest'anno ricorrono i quarant'anni di apertura al pubblico. L'anniversario viene celebrato anche con questa mostra, ideata e fortemente voluta da Mons. Roberto Brunelli, indimenticato direttore del museo e animatore della vita culturale della città.  

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Il progetto “Memorabilia” non si limita a celebrare il 40° anniversario dall'apertura del Museo Diocesano Francesco Gonzaga con la mostra dedicata al convento agostiniano di Sant'Agnese. Ma intende perpetuare la memoria del ruolo storico svolto dall'istituto religioso che ha creato la sede del museo. Il risultato degli studi, le scansioni delle opere e i filmati realizzati, sono resi disponibili in un'aula multimediale orientata alla fruizione inclusiva e digitalizzata dei contenuti multimediali. Gli ambianti tematici affrontati sono i seguenti: Sant'Agnese nel tessuto urbanistico, il ruolo del Beato Giovanni Bono, sulla biografia del quale è stato realizzato uno spettacolo teatrale, la visita di Carlo V imperatore a Mantova che, nell'occasione, eresse la città a Ducato, Sant'Agnese come primo Studium Universitario mantovano. In considerazione dei molti temi trattati particolarmente rilevanti per la storia e la cultura della città, l'aula multimediale è destinata a ospitare specialmente le scolaresche per il completamento della loro visita.

Il video realizzato in occasione dell'esposizione in Sala Colonne

Il video dello spettacolo "Esemplare - Beato Giovanni Bono - Una Vita" realizzato da Massimo Vincenzi di Mantova.tv

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.